Tafunk |
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| non riesco a non pensarci..
per mille ragioni di questo mondo.
Perchè in ogni occasione di questo genere comprendo sempre meglio chi mi disse "La povertà rende avidi" "non bisogna confondere ospitalità e generosità" "è difficilissimo giudicare quando si ha la pancia piena"
Non riesco a non pensarci perchè nessuno dovrebbe mai provare l'angoscia di svegliarsi un giorno e non vedere più persone con cui ha fatto un percorso, un pezzetto di vita o addirittura tutta (padri, madri, figli, persone amate, mogli, mariti)
Non riesco a non pensarci perchè ... cielo morire così, immaginare la paura.. E' un colpo che la mente non riesce a sopportare
perchè la montagna è pericolosa sempre, figurarsi in condizioni meteo difficili
perchè Lu, mi ricordo che mi raccontasti delle tende ed io sentii la preoccupazione arrivare in me per le piogge che portano con se i monsoni,(conobbi quelle piogge in Thailandia !) e non volevo credere che si potesse immaginare di dormire in tenda durante quegli scrosci violenti.. Pensai che non eravate da soli e che eravate grandi ,che quindi sarebbe stato palese la situazione, che la gente del posto stessa(il responsabile del progetto di volontariato per esempio) vi avrebbe spiegato cosa era bene fare e cosa no. Forse non sono riuscita a spiegare bene cosa erano quegli "acquazzoni che meritano nel Triangolo d'oro"(anche se sono due Triangolo d'oro differenti e molto lontani ma i venti monsoni soffiano in tutta quell'area), forse sarebbe stata inutile comunque.. finchè non si vede non si capisce.
non riesco a non pensarci perchè le guide indiane avrebbero dovuto comportarsi da tali, perchè un stramaledetto Gps ci deve essere e pure comunicazioni con la "base"
perchè a ripensarci in mille occasioni ci siamo messi anche noi in situazioni di pericolo di vita,ingenuamente, ma è sempre andata bene
perchè al Tor des Géants (gara di corsa,a velocità libera e in un tempo limite di 150 ore, in Valle d' Aosta in cui si deve percorrere un anello che misura circa 330 km per un totale di 24.000 metri di dislivello positivo tra parco nazionale del Gran Paradiso e il parco regionale del Mont Avic ad altitudine compresa 300 metri ad una di 3300 metri) è morto un corridore cinese di 43 anni scivolato ed è precipitato. Una decina di concorrenti era in ipotermia eppure un amico era là che correva e grazie al cielo non ha terminato la gara, si è fermato salvato da una tendinite. Gare come queste sono follie
non riesco a non pensarci.. e non so bene perchè.
Edited by Tafunk - 28/9/2013, 12:18
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